Il sistema completo Centralina Elettronica Carrozzeria è costituito dai seguenti componenti:
Dal 9/95 il modulo periferico della porta lato guida è integrato nel modulo del gruppo interruttori.
Con i moduli suddetti sono possibili le seguenti funzioni:
Tutte le funzioni di tergitura e lavaggio possono essere comandate con il commutatore da morsetto R (commutatore accensione in posizione 1).
Il commutatore tergitura può essere portato su intermittenza, veloc.1, veloc.2. Queste posizioni sono codificate tramite due conduttori al modulo base. Viene in ogni caso collegata la massa
Sulle vetture con dotazione extra Automatic Intervall Control (AIC) (da marzo 1996) nella posizione "Intermittenza" questa viene regolata da un sensore pioggia (ved. anche la descrizione funzionamento per Automatic Intervall Control) .
Nel commutatore tergicristallo si trova una rotella zigrinata con potenziometro. Con essa si possono regolare quattro tempi di intermittenza. La regolazione automatica di queste frequenze dipende anche dalla velocità della vettura. Quanto più veloce è la vettura, tanto più breve è l'intermittenza.
Sui veicoli dotati di controllo periodico automatico (AIC) (da marzo 1996) con la manopola zigrinata si regola anche la sensibilità del sensore pioggia.
Il motorino del tergicristallo è stato concepito per due diversi livelli di funzionamento. L'inserimento del carico avviene tramite due relè esterni.
La posizione finale (di riposo) del motorino tergicristallo viene stabilita da un contatto di disconnessione sito nel motorino. Questo contatto invia massa al modulo base quando il motorino ha raggiunto la posizione finale.
Il contatto di disconnessione viene utilizzato anche per il controllo del motorino tergitura. Se a motorino inserito il segnale del contatto manca per 16 secondi (per es. per funzionamento a secco), il motorino viene disinserito per proteggerlo contro sovraccarichi.
Il tergicristallo viene reinserito soltanto dopo il disinserimento ed un bloccaggio per la durata di 3 minuti.
La selezione del livello ha luogo agendo sull'interruttore del tergicristalli. Se non è disponibile il controllo periodico automatico, il livello di funzionamento del tergicristalli dipende anche dalla velocità di marcia. Vale :
velocità; |
Commutatore su 1 |
Commutatore su 2 |
---|---|---|
< 6 km/h |
Tergitura ad intermittenza |
Motorino tergicristallo su 1 |
> 6 km/h |
Motorino tergicristallo su 1 |
Motorino tergicristallo su 2 |
Con commutatore su 2 avviene a > 210 km/h il ritorno su 1 per evitare il distacco per sollevamento del braccio tergitore.
I veicoli dotati di controllo periodico automatico (AIC) (da marzo 1996) sono privi di regolazione del tergicristallo in funzione della velocità di marcia.
Non essendo possibile in posizione di riposo il ribaltamento dei bracci tergitori (per es. per sostituire la spatola), il braccio può essere posizionato automaticamente se occorre in una posizione di ribaltamento.
Si dovrà eseguire la seguente procedura:
Sui veicoli della serie E39, o dotati di controllo periodico automatico (AIC) (da marzo 1996), non è prevista la funzione di ribaltamento.
La pulizia a fondo del parabrezza viene avviata con il commutatore del tergicristallo e si svolge poi automaticamente.
Anzitutto una pompa spruzza liquido detergente sul parabrezza. Il tergicristallo viene inserito con un certo ritardo. Quindi si attiva la pompa di lavaggio per sciacquare il parabrezza asportando il liquido detergente ad azione intensiva. Il tergicristallo funziona poi ancora brevemente per asciugare il cristallo.
L'attivazione della pompa per il lavaggio a fondo avviene tramite un modulo esterno a doppio relè tramite il quale viene pure inserita la pompa per lavaggio proiettori.
La pulizia dei proiettori viene eseguita ogni quinto azionamento del lavaggio o lavaggio a fondo del parabrezza con luci di marcia o di posizione inserite. La spruzzatura di liquido sui proiettori avviene due volte.
Dopo il lavaggio, la pulizia proiettori rimane bloccata per 3 minuti.
Al disinserimento del morsetto R avviene il reset del blocco ripetizione e del contatore degli azionamenti del lavaggio. Al reinserimento del morsetto R è possibile, a luce inserita, attivare immediatamente il lavaggio proiettori.
L'attivazione della pompa lavaggio proiettori avviene tramite un modulo esterno a doppio relè con il quale viene anche comandata la pompa per lavaggio a fondo parabrezza.
A seconda della velocità di marcia e della funzione di tergitura inserita, la pressione d'aderenza del braccio tergitore lato guida viene regolata a cinque livelli. Vale :
velocità; |
Tergicristallo disinserito |
Tergicristallo inserito |
---|---|---|
< 6 km/h |
Grado 0, se non era prima inserito un grado superiore, altrimenti grado 1 |
Grado 0, se non era prima inserito un grado superiore, altrimenti grado 1 |
6 - 100 km/h |
Grado 1 |
Grado 1 |
100 - 140 km/h |
Grado 1 |
Grado 2 |
140 - 180 km/h |
Grado 2 |
Grado 3 |
> 180 km/h |
Grado 3 |
Grado 4 |
All'inserimento del "lavaggio" la pressione d'aderenza viene sempre aumentata di un grado.
Il posizionamento dell'unità di regolazione della pressione d'aderenza avviene tramite un interruttore ad eccentrico nel dispositivo d'azionamento. Questo interruttore invia massa al modulo base al raggiungimento della posizione (= grado).
Per evitarne un bloccaggio il motorino ADV viene protetto dal modulo base mediante disinserimento a tempo. Se manca il segnale dall'interruttore a eccentrico per un difetto, il motorino ADV dopo un certo tempo viene disinserito.
La cancellazione di questo disinserimento avviene con la disinserzione del morsetto R.
L'illuminazione interna viene comandata dai seguenti interruttori e sistemi:
Con il pulsante nell'unità centrale anteriore per le luci è possibile disinserire e inserire le luci interne. L'illuminazione viene però comandata automaticamente, indipendentemente da quanto sopra, dal modulo base.
Una luce interna disinserita mediante il pulsante, verrebbe pertanto reinserita all'apertura di una porta.
Quale funzione speciale, la luce interna può essere disinserita in permanenza tenendo premuto il pulsante per più di 3 secondi. Premendo poi nuovamente il pulsante si ritorna al funzionamento automatico.
A vettura parcheggiata possono essere inserite le seguenti luci della vettura:
L'alimentazione tensione (alimentazione B+) per questi utilizzatori avviene attraverso il modulo base.
Perché non si scarichi la batteria della vettura quando le luci sono inserite in continuazione, il modulo base disinserisce l'alimentazione B+ 16 minuti dopo il disinserimento del morsetto R.
Il cavo "disinserzione utenze" arriva anche al relè disinserzione corrente riposo K72. Questo relè comanda i circuiti di carico per:
I sistemi indicati vengono quindi staccati tramite il relè K72 dall'alimentazione al morsetto 30, 16 minuti dopo il disinserimento del morsetto R.
Il reinserimento delle utenze suddette avviene con l'inserimento del morsetto R oppure 15 ovvero se in un ingresso del modulo di base o periferico si verifica un cambio di segnale. Per es: apertura di una porta o del cofano motore, sbloccaggio di una porta.
La chiusura centralizzata può essere manovrata con i seguenti comandi:
Con il pulsante ZV nella vettura (pulsante Center-Lock) si possono eseguire il bloccaggio e lo sbloccaggio centralizzati della vettura.
Una porta bloccata può essere sbloccata ed aperta dall'interno tirando due volte la maniglia della porta stessa.
Per evitare un bloccaggio accidentale (interdizione) il pulsante ZV rimane inattivo quando:
Una vettura bloccata (bloccaggio dopo disinserimento accensione, apertura/chiusura porta guidatore e bloccaggio mediante serratura porta o radiocomando) non può essere aperta mediante il pulsante ZV.
Attraverso i cilindri di chiusura nelle porte anteriori vengono comandati due micro (= contatti serratura). Questi due contatti inseriscono B+ al modulo della porta corrispondente e segnalano il "bloccaggio/sicurezza" e lo "sbloccaggio".
In caso di montaggio di un radiocomando manca il cilindro chiusura porta passeggero.
Nota: nella serie E38 fino al 9/95 il "Modulo porta lato guida" e il "Gruppo comandi per alzacristalli e regolazione specchietti" sono due centraline separate. Dal 9/95 il modulo della porta lato guida è integrato nel modulo del gruppo interruttori.
Tramite il cilindro di chiusura dello sportello posteriore vengono comandati due micro (= contatti serratura). Questi due contatti inseriscono B+ al modulo base e segnalano il "bloccaggio/sicurezza" e lo "sbloccaggio".
Se la chiave della vettura viene ruotata oltre la posizione "bloccaggio/sicurezza" di 90o e poi estratta (feritoia del cilindro chiusura orizzontale), lo sportello posteriore rimane bloccato anche se il bloccaggio centralizzato viene eliminato con un altro comando ("posizione per hotel od officina").
Nota: nella serie E39 touring non è previsto il cilindretto di chiusura del cofano posteriore.
Per tutte le porte della vettura si devono distinguere due condizioni della chiusura centralizzata:
Per il bloccaggio viene tirato in basso il relativo pomello. La porta non può più essere aperta dall'esterno con la maniglia. Dall'interno la porta può essere aperta tirando due volte la maniglia interna.
Se la vettura viene bloccata con porta guidatore aperta, questa porta rimane sbloccata.
Una vettura bloccata può essere sbloccata dall'interno con il pulsante ZV.
Per realizzare lasicurezza la serratura a chiavistello rotante viene sganciata dal meccanismo di apertura. La porta non può essere aperta né dall'esterno né dall'interno. Il pulsante ZV non ha alcuna funzione
All'azionamento della chiusura centralizzata mediante i cilindri di chiusura od il radiocomando la vettura viene automaticamente bloccata e messa in sicurezza se il commutatore d'accensione è in posizione 0 (morsetti R e 15 disinseriti) e se dopo il disinserimento del morsetto R la porta lato guida è stata aperta e chiusa almeno una volta.
I comandi per la chiusura centralizzata anteriori vengono attivati dai rispettivi moduli porta attraverso transistori. I comandi delle porte posteriori e dello sportello per il serbatoio vengono attivati attraverso relè nel modulo base.
Il comando per la chiusura centralizzata è costituito da un motorino elettrico con un micro (= interruttore di posizionamento) incorporato. Il movimento di rotazione viene trasmesso mediante un rinvio al meccanismo del chiavistello rotante
All'attivazione della chiusura centralizzata, il motorino rimane inserito fino a che l'interruttore di posizionamento raggiunge la posizione "bloccaggio". Se le porte devono essere messe in sicurezza, il motorino viene nuovamente attivato ed il rinvio di trasmissione viene portato oltre la posizione "bloccaggio" nella posizione finale "sicurezza".
Dato che i motorini dei comandi per la chiusura centralizzata vengono fatti funzionare fino a blocco (in posizione sicurezza), si deve impedire un sovraccarico per azionamento troppo frequente. Per tale ragione la chiusura centralizzata viene impedita dopo 32 azionamenti, per 2 minuti, da un dispositivo antiripetizione nel senso che viene eseguita una funzione soltanto ogni 4 secondi.
L'antiripetizione viene cancellato dopo 3 minuti.
Per motivi di sicurezza, quando il modulo base riconosce un impatto (crash) la chiusura centralizzata viene sbloccata. L'impatto viene rilevato:
Oltre a sbloccarsi la chiusura centralizzata, si accendono anche i lampeggiatori e le luci dell'abitacolo.
Il rilevamento degli urti è disattivato quando il blocchetto di accensione si trova in posizione 0 o la chiusura centralizzata è in posizione "bloccaggio con sicura".
Quando una porta bloccata elettricamente viene sbloccata meccanicamente con la sua maniglia (tirare la maniglia due volte) il meccanismo della porta viene staccato dal comando ZV. Il meccanismo della serratura ed il comando ZV si trovano in condizioni sfalsate tra loro, sono asincroni.
Il modulo di base rileva la condizione asincrona attraverso il segnale del contatto porta che indica l'apertura della porta.
Al successivo bloccaggio con la chiusura centralizzata, la porta viene nuovamente sincronizzata automaticamente, in quanto dopo il bloccaggio si esegue anzitutto lo sbloccaggio e poi nuovamente il bloccaggio.
In certe versioni per paesi diversi (per es. USA) è codificato nel modulo base lo "sbloccaggio selettivo" Con questa regolazione, al primo sbloccaggio mediante un contatto serratura o mediante il radiocomando viene sbloccata anzitutto solo la porta del guidatore. Le altre porte vengono portate dalla posizione "sicurezza" in quella "bloccaggio" per cui possono essere aperte solo con la maniglia interna.
Soltanto al secondo sbloccaggio della vettura vengono sbloccate tutte le porte.
Il softclose automatico consente di aprire e chiudere lo sportello posteriore mediante un comando elettrico.
L'apertura dello sportello posteriore è possibile soltanto a vettura sbloccata. Inoltre la serratura dello sportello non deve trovarsi nella posizione officina/hotel (=cilindro chiusura orizzontale). La "apertura" viene comandata per mezzo di:
La chiusura dello sportello posteriore avviene premendolo leggermente. Così il chiavistello rotante dello sportello si porta in prechiusura. Il contatto dello sportello segnala al modulo base la chiusura dello sportello. Tramite un relè nel modulo base viene attivato un motorino collegato con il cuneo di chiusura sportello. Il motorino fa girare il cuneo di chiusura verso il basso, per cui lo sportello viene chiuso.
La chiusura elettrica è attiva anche a vettura bloccata.
Il comando per il softclose automatico consiste in un motorino che ruota il cuneo di chiusura dello sportello posteriore. L'attivazione avviene mediante un relè nel modulo base. Il senso di rotazione del motorino è eguale per l'apertura e chiusura.
Nel motorino è inoltre incorporato un micro che rileva la posizione del motorino e quindi del cuneo di chiusura segnalandola al modulo base. Questo interruttore invia massa al modulo base quando il motorino raggiunge la posizione "cuneo di chiusura al punto morto inferiore".
Per l'azionamento d'emergenza in caso d'avaria elettrica del softclose automatico si trova fra il cilindro di chiusura ed il chiavistello rotante dello sportello posteriore un tirante di collegamento. Ruotando la chiave in senso antiorario fin contro l'arresto (circa 90o ) il tirante sblocca ed apre meccanicamente il chiavistello rotante.
Questo dispositivo consente di sbloccare ed aprire elettricamente lo sportello posteriore. Lo sbloccaggio ha luogo grazie ad un motorino specifico con molla di richiamo integrata.
L'attivazione del comando avviene tramite un relè nel modulo base.
Lo sbloccaggio dello sportello è possibile soltanto a vettura sbloccata. Inoltre la serratura dello sportello non deve trovarsi nella posizione officina/hotel (=cilindro chiusura orizzontale). Lo "sbloccaggio" dello sportello posteriore viene comandato come segue:
L'apertura elettrica del cofano posteriore dell'E39 touring ha luogo sia mediante sbloccaggio elettrico del saliscendi sia mediante rotazione del chiavistello nel senso di apertura.
Per lo sbloccaggio del saliscendi, nel cofano posteriore è installato un motorino specifico con molla di richiamo integrata.
Il motorino di sbloccaggio è azionato dal modulo base per mezzo di un relè esterno.
Il chiavistello viene fatto ruotare da un motorino elettrico. L'attivazione avviene mediante un relè nel modulo base. Il senso di rotazione del motorino è eguale per l'apertura e chiusura.
Nel motorino è inoltre incorporato un micro che rileva la posizione del motorino e quindi del cuneo di chiusura segnalandola al modulo base. Questo interruttore invia massa al modulo base quando il motorino raggiunge la posizione "cuneo di chiusura al punto morto inferiore".
Lo sbloccaggio e l'apertura del cofano posteriore sono possibili soltanto a vettura sbloccata. Essi vengono richiesti:
La chiusura dello sportello posteriore avviene premendolo leggermente. Il saliscendi del cofano posteriore compie una rotazione meccanica portandosi nella posizione di prearresto. Il contatto dello sportello segnala al modulo base la chiusura dello sportello. Si attiva quindi il motorino elettrico collegato al chiavistello. Il motorino fa girare il chiavistello verso il basso chiudendo così il cofano posteriore.
La chiusura elettrica è attiva anche a vettura bloccata.
In caso di avaria dell'impianto elettrico è possibile sbloccare ed aprire dall'interno il cofano posteriore grazie al tirante del dispositivo meccanico di emergenza.
Premendo il pulsante di sbloccaggio un motorino elettrico sblocca non soltanto il cofano posteriore, ma anche il lunotto.
Il motorino di sbloccaggio è azionato dal modulo base per mezzo di un relè esterno.
Il pulsante di sbloccaggio del cofano posteriore è incorporato nel braccio del tergilunotto.
Lo sbloccaggio del lunotto posteriore è possibile soltanto a vettura sbloccata.
Gli alzacristalli vengono comandati a mezzo del "gruppo interruttori per specchietti ed alzacristalli" nella porta lato guida e tre altri interruttori in ogni porta.
Gli interruttori nella porta passeggero e nelle porte posteriori segnalano lo stato degli interruttori per mezzo di due cavi rispettivamente al modulo porta e modulo base (segnale di massa). Il gruppo interruttori nella porta lato guida trasmette i dati al modulo porta e modulo base tramite il "Bus P".
Nota: nella serie BE38 fino al 9/95 il "Modulo porta lato guida" e il "Gruppo comandi per alzacristalli e regolazione specchietti" sono due centraline separate. Dal 9/95 il modulo della porta lato guida è integrato nel modulo del gruppo interruttori.
Tutti gli interruttori hanno due posizioni di comando. Premendoli leggermente verso l'avanti o verso il dietro la finestra si apre o si chiude. Abbandonando l'interruttore il comando alzacristallo viene subito disinserito.
La seconda posizione viene raggiunta premendo forte sulla prima. Il comando alzacristallo è ora in funzionamento automatico e viene attivato fino a che la finestra è completamente aperta o chiusa. Con un secondo azionamento si interrompe il funzionamento automatico.
In base alle prescrizioni di legge, il funzionamento automatico dipende dai dati di codificazione. Esempio: Nella variante Australia, il funzionamento automatico in direzione "chiusura" è possibile soltanto per la porta lato guida.
Nel funzionamento automatico la disinserzione del comando avviene in base alla misura della corrente. Al raggiungimento della posizione finale, il motorino viene brevemente bloccato con conseguente aumento dell'assorbimento di corrente. L'aumento di corrente viene rilevato nel modulo porta (finestre anteriori) o nel modulo base (finestre posteriori) ed il comando viene disinserito.
Tutti i telaini delle finestre sono muniti in alto di un listello antischiacciamento. Questo listello è costituito da due lamine di contatto annegate in materia plastica, le quali, se premute, creano un collegamento elettrico.
Se alla chiusura di una finestra viene premuto il listello antischiacciamento, si interrompe la chiusura della finestra che si riapre per ca. 1-2 secondi.
In caso di continua pressione sul listello antischiacciamento, la chiusura della finestra è possibile soltanto maggiorando la pressione sull'interruttore (interruttore in posizione automatico).
Per mezzo di una resistenza in parallelo viene controllato se si verifica la rottura di cavi dei listelli antischiacciamento. In caso di interruzione, la chiusura della finestra è analogamente possibile soltanto maggiorando la pressione sull'interruttore.
Tramite il cilindro chiusura porta guidatore ed il radiocomando si possono aprire e chiudere le finestre.
Una apertura agevolata avviene quando il cilindro di chiusura viene tenuto per più di 3 secondi nella posizione "sbloccaggio" oppure se viene premuto corrispondentemente a lungo il relativo pulsante sul radiocomando.
Una chiusura agevolata avviene quando il cilindro di chiusura viene tenuto per più di 2 secondi nella posizione "bloccaggio" oppure se viene premuto corrispondentemente a lungo il relativo pulsante del radiocomando.
Le funzioni possono essere aggiunte o tolte mediante codificazione.
Gli alzacristalli sono attivi a morsetto R inserito. Dopo il disinserimento del morsetto R, gli alzacristalli rimangono inizialmente ancora comandabili. Il disinserimento automatico avviene dopo 16 minuti.
Inoltre, a seconda delle prescrizioni di legge nei vari paesi, il disinserimento degli alzacristalli avviene con l'apertura della porta del guidatore o del passeggero.
Possono essere codificate due diverse versioni:
Versione CEE |
Disinserzione dopo disinserimento del morsetto R nonché apertura e chiusura della porta del guidatore o del passeggero. |
USA e Australia |
Disinserzione dopo disinserimento del morsetto R nonché apertura della porta guidatore o passeggero |
Queste condizioni per la disinserzione valgono anche per il tettuccio sollevabile e scorrevole.
Il comando del tettuccio viene eseguito da un apposito modulo periferico (modulo SHD). Questo modulo comprende anche i circuiti di carico per il motore SHD. Esso è collegato direttamente con il motore SHD.
Il modulo SHD è collegato con il modulo base attraverso il Bus P.
Il commutatore per il tettuccio sollevabile e scorrevole ha cinque diverse posizioni.
Le cinque posizioni vengono trasmesse con tre cavi al modulo SHD (segnale di massa).
Con la pressione prolungata in "scorrimento apertura" e "chiusura" viene inserito un comando automatico che apre o chiude completamente il tettuccio sollevabile e scorrevole.
Due trasmettitori di posizione (incrementali) rilevano il numero di giri del motorino e determinano così la posizione del tettuccio scorrevole.
In base agli impulsi dei trasmettitori di posizione ed all'assorbimento di corrente del motorino viene determinata in continuazione la coppia del motorino del comando SHD. Se tale coppia sale oltre un determinato valore, ciò viene valutato quale schiacciamento.
La sicurezza antischiacciamento è attiva in direzione "chiusura" sia alla chiusura normale (commutatore non premuto forte) sia nel funzionamento automatico e nella chiusura agevolata del tettuccio. Premendo forte il commutatore SHD in direzione chiusura e trattenendolo, la sicurezza antischiacciamento viene resa inattiva in caso d'avaria.
Al rilevamento di uno schiacciamento, la chiusura viene interrotta ed il tettuccio brevemente aperto.
Importante
Con una apertura del tettuccio minore di 4mm la sicurezza antischiacciamento non è più attiva.
Dopo un distacco e collegamento della batteria o smontaggio e montaggio del modulo SHD risulta cancellato il valore di posizione memorizzato nel modulo. Il comando del tettuccio è possibile soltanto in direzione chiusura o sollevamento.
Per l'inizializzazione portare il tettuccio a fine corsa "sollevamento". Raggiunta la posizione, tenere premuto il commutatore in "sollevamento" per almeno 15 secondi. Il tettuccio risulterà quindi inizializzato.
Analogamente agli alzacristalli, anche il tettuccio può essere aperto oppure chiuso con il bloccaggio o lo sbloccaggio della vettura.
Una apertura agevolata avviene quando il cilindro di chiusura viene tenuto per più di 3 secondi nella posizione "sbloccaggio" oppure se viene premuto corrispondentemente a lungo il relativo pulsante sul radiocomando.
Un sistema comodo per chiudere consiste nel mantenere il cilindro di chiusura per più di 2 secondi nella posizione di "bloccaggio" oppure nel tenere premuto per lo stesso tempo l'apposito pulsante del telecomando.
Le funzioni possono essere aggiunte o tolte mediante codificazione.
Il tettuccio SHD è attivo a morsetto R inserito. Dopo un disinserimento del morsetto R esso rimane inizialmente ancora comandabile. Il disinserimento automatico avviene dopo 16 minuti.
A seconda delle prescrizioni di legge nei vari paesi, un disinserimento avviene inoltre con l'apertura della porta del guidatore o del passeggero.
Possono essere codificate due diverse versioni:
Versione CEE |
Disinserzione dopo disinserimento del morsetto R nonché apertura e chiusura della porta del guidatore o del passeggero. |
USA e Australia |
Disinserzione dopo disinserimento del morsetto R nonché apertura della porta guidatore o passeggero |
Queste condizioni per la disinserzione valgono anche per gli alzacristalli.
Il DWA sorveglia le porte e gli sportelli nonché il commutatore di accensione, l'inclinazione della vettura e l'abitacolo della vettura.
In caso di allarme viene emesso un segnale acustico ed ottico.
Il comando del DWA avviene a mezzo del modulo base.
L'impianto antifurto viene attivato automaticamente mettendo la vettura in sicurezza. (Messa in sicurezza = disinserimento accensione, apertura e chiusura porta guidatore, bloccaggio della vettura mediante cilindro di chiusura oppure radiocomando).
Mediante i dati di codifica viene stabilito se l'attivazione e disattivazione del DWA sono possibili soltanto con il radiocomando oppure con il radiocomando ed il cilindro di chiusura.
Se il DWA può essere comandato soltanto con il radiocomando, allo sbloccaggio della vettura mediante la serratura porta viene emesso un segnale d'allarme.
Dopo l'attivazione ed una attesa di ca. 3 secondi inizia la sorveglianza degli ingressi. Il tempo di attesa consente per es. la chiusura di una porta subito dopo l'attivazione del DWA.
Se dopo l'attivazione uno o più segnali d'ingresso non sono in riposo (per es. porta aperta), il LED di stato lampeggia per 10 secondi. L'interruttore non in posizione di riposo non viene incluso nella sorveglianza.
Se, trascorsi 10 secondi dall'attivazione, l'impianto DWA viene di nuovo attivato, il trasduttore d'inclinazione e la protezione abitacolo ad onde radio (protezione abitacolo dal 9/95) vengono mascherati nel modulo base (funzionamento speciale per garage ribaltabili e treni trasporto vetture).
La condizione "DWA attivato oppure disattivato" è memorizzata nel modulo base in funzione della tensione. Distacco e riattacco della batteria non causano la disattivazione dell'impianto.
Da conferma ottica serve il LED luminoso che segnala lo stato del DWA .
LED DWA |
Stato DWA |
---|---|
Spento |
Disattivato |
Lampeggio continuo |
Attivato |
Lampeggio normale per 10 secondi, poi lampeggio continuo |
Ingresso non in stato di riposo |
Accensione per 1 secondo, poi lampeggio continuo |
Ripetizione attivazione (= esclusione trasduttore inclinazione e protezione radio abitacolo) |
Lampeggio normale per 5 minuti, poi lampeggio continuo |
Emissione allarme |
10 minuti luce continua, poi spegnimento |
Disattivazione di emergenza |
10 secondi lampeggio, poi spegnimento |
Disattivazione dopo allarme |
Possono essere codificate conferme supplementari alla attivazione e disattivazione (a seconda dei paesi)
Stato DWA |
Conferma lampeggiatori d'emergenza |
Conferma avvisatore acustico |
---|---|---|
Attivazione |
1 lampeggio d'emergenza |
1 breve segnale acustico |
Disattivazione |
2 lampeggi d'emergenza |
2 brevi segnali acustici |
Dal 9/95 si è adottato, in luogo del controllo dei cristalli mediante rilevamento della loro rottura, un sistema di protezione dell'abitacolo ad onde radio (FIS).
La protezione ad onde radio controlla l'abitacolo della vettura per mezzo di onde radio nella frequenza degli ultrasuoni. Se entro la vettura v'è un corpo che si muove, varia la riflessione delle radioonde. L'antifurto a radioonde attiva l'emissione dell'allarme.
Il modulo della protezione abitacolo è installato nell'imperiale. Il corpo presenta delle costolature che danno una certa direzione alle radioonde. Si ottiene in tal modo che il campo di rilevamento delle radioonde sia limitato all'abitacolo della vettura. Per la stessa ragione viene predeterminata la direzione di montaggio del modulo.
Per rispondere alle esigenze dei vari modelli di vetture, il modulo per la protezione dell'abitacolo ad onde radio viene realizzato in diverse versioni. Le diverse versioni possono essere individuate in base alle diciture ed al numero di particolare sulla scatola.
Sullaserie E39 touring sono installati due moduli per la protezione dell'abitacolo. Il modulo anteriore controlla la zona passeggeri, quello posteriore il bagagliaio. Entrambi i moduli sono alloggiati nell'imperiale.
Il modulo per l'antifurto a radioonde comprende l'elettronica completa per il sistema. Questo antifurto viene attivato e disattivato attraverso un cavo proveniente dal modulo base (spina X253 Pin 20) (il medesimo cavo attiva e disattiva anche il trasduttore dell'inclinazione e la sirena a corrente di emergenza). Il modulo per la protezione ad onde radio dell'abitacolo segnala al modulo base su una seconda linea (connettore X253, pin 5 o 6 del modulo FIS posteriore dell'E39 touring), se l'attivazione ha avuto luogo correttamente. Attraverso questo cavo avviene anche una segnalazione d'allarme. Inoltre il modulo è collegato con il morsetto 30 ed il morsetto 31.
Dopo l'attivazione dell'impianto antifurto, il modulo base provvede con un ritardo di 30 secondi ad attivare la sorveglianza dell'abitacolo con radioonde. L'antifurto a radioonde non viene attivato o viene disattivato nelle condizioni seguenti:
La protezione abitacolo ad onde radio si riattiva con un ritardo di 30 secondi, quando non sussistono più le condizioni per il suo disinserimento.
Per escludere che in particolari condizioni (per es. treni trasporto vetture o trasporto su imbarcazioni) la protezione abitacolo ad onde radio faccia scattare senza motivo l'impianto DWA, è possibile mascherarla nel modulo base attivando per due volte consecutive l'impianto DWA nell'arco di 10 secondi (vale a dire bloccando due volte la vettura agendo sulla serratura o sul telecomando). Allo stesso tempo viene pure escluso il trasduttore dell'inclinazione. Mediante breve accensione il LED di stato indica che è stata eseguita detta esclusione.
Se con l'impianto antifurto attivo il cofano posteriore o il lunotto (E39 touring) è aperto, il contatto del cofano/lunotto, la protezione a onde radio dell'abitacolo ed il sensore di inclinazione installato nella centralina vengono mascherati. In caso di variazione del segnale non viene quindi fatto scattare alcun allarme.
30 secondi dopo la chiusura del cofano posteriore o del lunotto, i segnali mascherati vengono di nuovo valutati.
All'emissione dell'allarme provvede il modulo base. Per l'allarme acustico si impiega:
In caso di allarme l'avvisatore acustico viene azionato per 30 secondi. Alla disattivazione del DWA l'allarme viene subito interrotto.
Mediante codifica (a seconda del paese) l'avvisatore acustico può essere codificato per suono continuo o ad intermittenza.
Contemporaneamente all'allarme acustico viene emesso anche un allarme ottico per la durata di circa 5 minuti. L'inserimento delle luci avviene tramite il modulo luci. Il modulo base tramite il bus K ed il bus I specifica al modulo luci quali luci devono essere inserite.
Nel modulo base è codificato a seconda del paese quali luci devono essere attivate per l'allarme ottico.
Dal 9/95, in luogo dell'avvisatore acustico le vetture dispongono di una sirena d'emergenza.
Diversamente dall'avvisatore d'allarme vengono incorporati nella sirena l' elettronica ed un accumulatore. La sirena può essere attivata indipendentemente dalla rete di bordo.
La sirena viene attivata e disattivata dal modulo base attraverso un cavo (spina X253 Pin 20) (lo stesso cavo attiva e disattiva anche il trasduttore inclinazione e l'antifurto a radioonde). L'emissione dell'allarme viene comandata alla sirena con un altro cavo dal modulo base (lo stesso cavo come per l'avvisatore acustico d'allarme, spina X254, Pin 17). A sirena attivata l'allarme può però scattare anche se la sirena è scollegata dalla rete di bordo o se è scollegata la batteria della vettura.
Per la sirena a corrente d'emergenza si distinguono due varianti basilari per USA e CEE. La variante CEE può funzionare con suono continuo ed anche a intermittenza. La codifica per il tipo di suono avviene automaticamente tramite il modulo base. All'emissione dell'allarme, il modulo base specifica alla sirena il suono codificato. Questo suono viene memorizzato nella sirena in modo da rispettarlo anche in caso di intervento autonomo della sirena. Se viene variata la codifica del modulo base, al primo allarme viene variato anche il tipo di suono memorizzato nella sirena.
In caso d'avaria del radiocomando o della chiusura centralizzata può verificarsi che il DWA non può più essere disattivato. In questo caso occorre la disattivazione d'emergenza del DWA, con il che però viene emesso un allarme.
Svolgimento:
Se durante l'attesa si apre una porta o si sposta il commutatore d'accensione, la disattivazione di emergenza viene interrotta.
La disattivazione d'emergenza viene ripresa dopo la chiusura della porta e dopo che il commutatore d'accensione è stato commutato da "0" su "1".
Nelle vetture senza EWS (immobilizzo elettronico vettura) l'immobilizzo ed il blocco avviamento avvengono a vettura bloccata tramite il modulo base.
Per l'immobilizzo serve un cavo dal modulo base alla centralina DME. A vettura bloccata, la DME è parzialmente disattivata.
Un secondo cavo va dal modulo base ad un relè per blocco avviamento. Attraverso questo relè viene inserito il morsetto 50 dal commutatore d'accensione al motorino d'avviamento. L'avviamento del motore è possibile soltanto se la vettura non è in sicurezza ed è disattivata ed il morsetto 15 è inserito.
Da 1/95 le funzioni indicate vengono svolte dal sistema EWS.
L'orientamento elettrico degli specchietti avviene tramite i moduli periferici delle porte del guidatore e del passeggero. I commutatori di spostamento si trovano nel gruppo centrale interruttori della porta lato guida.
Le manovre di comando vengono trasmesse tramite il bus P dal gruppo interruttori al modulo periferico nella porta. Il modulo nella porta attiva tramite ponticelli a semiconduttori i motorini negli specchietti.
Per gli spostamenti orizzontali e verticali sono previsti motorini elettrici separati nel corpo degli specchietti.
Se nella vettura è montata una memoria per il sedile ed il piantone guida, vengono rilevate e memorizzate anche le posizioni degli specchietti.
La memoria per sedile e piantone guida ha un proprio modulo periferico (un proprio programma diagnostico), collegato tramite il bus P con il modulo base ZKE. Le posizioni del sedile e del piantone guida vengono rilevate e memorizzate in questo modulo periferico.
Parallelamente a ciò vengono memorizzate nei moduli periferici delle porte (moduli delle porte) le posizioni degli specchietti.
Il rilevamento delle posizioni degli specchietti avviene a mezzo di potenziometri montati sui motorini degli specchietti.
La gestione della memoria avviene tramite l'interruttore della memoria collegato con quattro cavi al modulo periferico della porta lato guida. Le pressioni sui pulsanti vengono trasmesse tramite il bus P al modulo base.
La memorizzazione delle posizioni degli specchietti, del sedile e del piantone guida avviene partendo dal morsetto R. Premuto il pulsante rosso della memoria esso rimane acceso al massimo per 7 secondi. Se in questo tempo viene premuto uno dei tasti memoria (1, 2 oppure 3), vengono memorizzate nella parte scelta della memoria le posizioni in atto (attuali).
Il richiamo di una posizione memorizzata è possibile in ogni momento. 16 minuti dopo il disinserimento dell'accensione, avviene però una disattivazione del funzionamento fino al reinserimento del morsetto R oppure fino a che in un ingresso del modulo avviene un cambio di segnale (per es. apertura di una porta)
Il richiamo delle posizioni avviene tenendo premuto il tasto di memoria che interessa (1, 2 oppure 3) fino a che sono stati eseguiti tutti gli spostamenti. In più è possibile avviare un ciclo automatico premendo brevemente il tasto che interessa. Questo "modo operativo a tocco" è possibile se:
Il riscaldamento degli specchietti viene comandato dai moduli periferici nelle porte. Il riscaldamento è attivo dal morsetto 15 (commutatore accensione su 2). La durata d'inserimento dipende dalla temperatura esterna.
Il modulo base riceve la temperatura esterna tramite il bus K da IKE e determina un tempo di riscaldamento. Questo tempo viene trasmesso ai moduli periferici e qui attuato. Con una temperatura esterna maggiore di 25 o C non avviene più alcun riscaldamento, se essa è minore di -10 o C il riscaldamento è permanentemente inserito.
Con il motorino elettrico per il ripiegamento (dotazione speciale) i due specchi retrovisori esterni possono essere ripiegati in senso contrario alla direzione di marcia.
Il pulsante per il ripiegamento si trova nel gruppo interruttori della porta guidatore. Il segnale del pulsante viene inviato tramite il bus P ai moduli periferici nelle porte. A seconda della posizione degli specchi essi vengono spostati in dentro oppure in fuori.
Se uno specchietto viene piegato verso l'interno, manualmente o in conseguenza di un urto, esso viene disaccoppiato meccanicamente dal motorino di regolazione. Nello specchietto è incorporato un microinterruttore che riconosce l'avvenuto disaccoppiamento ed invia un segnale di massa al corrispondente modulo periferico.
Se si aziona uno specchietto, che è stato disaccoppiato meccanicamente, agendo sul relativo pulsante, il motorino di regolazione sposta lo specchietto verso l'interno sino a quando il microinterruttore non segnala lo scatto in posizione. La durata massima di inserimento del motore ammonta in questo caso a 15 secondi.
Dato che i motorini ripiegamento specchi funzionano fino a blocco, è possibile un sovraccarico termico in caso di uso frequente. Per evitare questo pericolo è previsto un blocco antiripetizione, che dopo 6 azionamenti entro 1 minuto blocca il comando per 3 minuti.
Il Servotronic è una regolazione del servosterzo in funzione della velocità.
Il Servotronic è incorporato nel modulo base. Per la valutazione della velocità di marcia, il segnale A del tachimetro (cavo) arriva da IKE al modulo base. Per individuare errori viene inviato al modulo base da IKE tramite il bus K oltre al segnale A del tachimetro anche il valore della velocità.
Nel modulo base la corrente per il convertitore elettroidraulico viene regolata in funzione della velocità di marcia. Quanto maggiore è la velocità, tanto minore è la corrente del convertitore.